Per molto tempo, per circa 5 o 6 anni, ho fatto la volontaria nell’Ospedale del Niño, e posso dire che tutte le esperienze che ho vissuto mi hanno aiutato a rompere il mio cuore. L’empatia aiuta molto a percepire in noi la necessità degli altri: è un buono stimolo per iniziare ad uscire da noi stessi.
Qualcosa che sempre mi smuoveva nell’intimo era il dolore, il vedere la vulnerabilità delle persone e il fatto che fossero veramente bisognose. Il Volto di Cristo sofferente mi colpiva molto nelle persone che visitavo. In quel momento non vivevo una fede devota, ma solo a parole, ma Dio ha usato questa via per portarmi a Lui.
Potremmo arrivare a dire: «C’è molta sofferenza in questo mondo», «il mondo va male», «la Chiesa va male», «non esistono persone buone», e molti commenti scoraggianti simili a questi. Quando sento qualcuno che dice così, non appena finisce di parlare, la prima domanda che gli pongo è: «E tu, che cosa fai per rendere la vita diversa?».
Il cuore degli ebrei era diventato così duro che persino vedendo i miracoli non credevano, per loro tutto quello che faceva Gesù non andava bene: essi, infatti, Lo avevano già condannato. Che duri di cuore! Possiamo esserlo anche noi: di fronte alla necessità rimanere ai margini ed essere indifferenti.
Non c’è tempo per le lamentele, e, se ci fosse, il lamentarsi non è una soluzione, serve solo per esprimere un disaccordo. Quello di cui più che mai abbiamo bisogno oggi sono soluzioni, risposte di fronte alla battaglia, gente che sia santa lì dove si trova, persone che conoscendo la propria miseria la pongono nelle mani di Dio e si mettono al lavoro, lasciano da parte la fatica, la stanchezza, la pena e vanno avanti.
Ciononostante il mondo tira giù, siamo circondati da una realtà dura che ci impedisce di avanzare e ci oscura lo sguardo un giorno dopo l’altro, e così l’impeto di essere santi viene meno. Non troverai un solo ostacolo, ma molti che cercheranno di indurire il tuo cuore, e persino tu stesso permetterai che il tuo cuore si indurisca come mezzo di “protezione” per non soffrire.
Se hai permesso che la realtà ti rinchiuda in paure, tristezze o odio, è importante che tu sappia che Cristo è risorto, Egli ha già vinto: non continuare a dolerti per le cadute! «Donna, perché piangi?», chiese l’angelo a Maria Maddalena. Bisogna cercare Lui, non sono le nostre forze o la nostra astuzia che cambiano il mondo, è Lui che fa tutto.
Un cuore in mezzo alla battaglia lo può proteggere solo chi lo ha plasmato. Egli sa curare il cuore meglio di chiunque altro, lo pulirà, e i tuoi occhi saranno in grado di vedere la bontà dove si vede solo dolore o ingiustizia. Colui che ti ha creato sa come, quando e dove; solo Lui cambierà il tuo cuore di pietra in un cuore di carne.
-Ana Belén Parrales, Ecuador